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Giacomo Becattini e la “libera scuola” sullo sviluppo locale

Il confronto fra fatti e concetti su distretti industriali e sviluppo locale nella lezione di Giacomo Becattini e in prospettiva


27–29 novembre 2017
Museo del Tessuto
Prato

Grazie all’impegno di Giacomo Becattini, insieme a un gruppo di amici e colleghi, gli “Incontri di Artimino sullo sviluppo locale” sono diventati un importante momento di approfondimento dei temi riguardanti lo sviluppo locale, suscitando negli anni un forte interesse nella comunità tecnico-scientifica nazionale ed internazionale, fin dalla prima edizione nel 1991. L’Istituto IRIS è il soggetto organizzatore di tali appuntamenti.
Essi sono stati, nell’intenzione dei fondatori, e ancora sono, un’occasione ricorrente di dibattito e approfondimento fra studiosi e operatori, pubblici e privati, sui problemi dello sviluppo locale a partire dai temi dei distretti industriali. Vogliono anche contribuire alla formazione di professionalità qualificate nel campo della ricerca e fornire stimoli ed idee per l'azione di governo dei territori. Si tratta di una “libera scuola” in quanto è favorito il confronto fra approcci differenti delle varie discipline delle scienze sociali, accomunati dal principio del confronto continuo fra concetti e fatti. Così come è sempre stato privilegiato il contributo dei partecipanti, accademici, studenti, amministratori ed operativi, nell’ambito di ampie sessioni di discussione, come nei momenti conviviali.
L’edizione del 2017 è dedicata a Giacomo Becattini, mancato nel gennaio di quest’anno. Nell’ambito di diverse iniziative di ricordo e riflessione sul suo contributo, questi Incontri propongono due chiavi di lettura: in primo luogo, il ritorno sui grandi temi di cui Becattini è stato protagonista, per trovarne i motivi di attualità anche con l’aiuto di alcuni testimoni di quegli anni; in secondo luogo, il confronto con uffici studi ed operatori (quali amministratori pubblici, imprenditori, rappresentanti dei corpi intermedi e della società civile) su come la lezione di Becattini si leghi ancora alla definizione di strategie di sviluppo industriale nell’Italia contemporanea.
Il programma che segue articola e incrocia le due chiavi di lettura entro le nove sessioni tematiche richiamate in apertura, e articolate nel programma nelle pagine seguenti.
La prima giornata è aperta col tema centrale del rapporto fra distretto industriale e sviluppo locale, visto anche a fronte delle sfide poste dal cambiamento tecnologico e dalla globalizzazione. Un tema specifico sono i rapporti fra coscienza dei luoghi, reti locali e trans-locali. Tutto ciò si riverbera anche sulle classificazioni e sullo studio statistico di distretti industriali e sistemi produttivi locali.
La seconda giornata approfondisce i temi del capitale umano e sociale, e dei processi che ne indirizzano qualità e riproduzione, base fondamentale di distretti e sviluppo locale. Tema specifico è il supporto istituzionale, sempre più articolato su vari livelli territoriali, come del resto è anche negli ultimi lavori di Becattini con la visione del federalismo solidale. Campo di applicazione della riflessione su istituzioni, capitale umano e sociale, che richiama un grande filo conduttore degli Incontri di Artimino, è il Mezzogiorno e il possibile motore dello sviluppo locale.
La terza giornata chiude con quella che è diventata un classico delle recenti edizioni degli Incontri, cioè la sessione a call su studi presentati in particolare da giovani ricercatori, e con due appuntamenti di sintesi: le politiche di sviluppo locale e il distretto pratese come laboratorio di studi sullo sviluppo locale, durante l’attività di Becattini e nell’attualità.
        

 

 

 

 

 

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